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Rinnovabili, fotovoltaico record
fotovoltaico

Energia. Con 4,3 GW di potenza installata, è la regione italiana con maggiore capacità. Nel primo trimestre 2024 numeri in crescita del 60%: sale anche la quota degli impianti oltre 1 MW, dal 10 al 25%

Testo da: www.ilsole24ore.com – di Sara Deganello

Primato nel fotovoltaico per la Lombardia. Numeri di Terna alla mano (aggiornati al 30 marzo 2024), la regione vanta una potenza installata pari a 4,3 GW, derivati da 279.288 impianti fotovoltaici, su un totale di 32 GW cumulati a livello nazionale. Superati i 3,4 GW della Puglia, i 3,3 GW del Veneto e i 3,1 GW dell’Emilia-Romagna. Contando anche 5,7 GW di potenza installata di idroelettrico sui 21,7 nazionali e 0,8 GW di geotermico e bioenergie sui 4,9 nazionali, la somma totale di capacità installata in Lombardia di produzione da fonti rinnovabili – che comprende anche 0,06 MW di eolico da 6 impianti – tocca i 10,8 GW. La Puglia, al secondo posto della classifica, è a 6,4 GW.

«È una regione forte in tanti settori, ha molte aziende, ha 10 milioni di abitanti: il fotovoltaico è sempre stato un ambito in cui i numeri hanno seguito le statistiche di industria e popolazione», commenta Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare, associazione di imprese della filiera. «Sul totale cumulato connesso, la Lombardia copre il 13,6% della potenza nazionale e il 16,5% dal punto di vista del numero di impianti». Sono quote che migliorano se si vanno a guardare le ultime installazioni, in un contesto di solare in crescita rispetto agli stessi mesi del 2022, come racconta Rocco Viscontini: «Nel primo trimestre 2024 la Lombardia ha realizzato 304 MW su un totale nazionale di 1,7 GW: si tratta del 18% di potenza. Lo scorso anno, nei primi tre mesi, si era arrivati a 190 MW: il salto è del 60%. La media di potenza di un impianto è di 20 kW: ci sono gli impianti residenziali ma anche quelli industriali sono forti, come prevedibile vista la forza industriale della regione. Si sono installati 3,3 MW di media per 165 impianti collegati al giorno nel primo trimestre. Numeri buoni in un periodo tipicamente di bassa attività, sarà interessante capire cosa succederà tra aprile e giugno: credo saranno numeri più bassi perché sicuramente la pioggia di queste settimane ha avuto un impatto sulle installazioni. Mi aspetto poi un rallentamento più vistoso verso la fine dell’anno. Temiamo l’impatto del piano Transizione 5.0 che sta bloccando i lavori. Si stanno aspettando i decreti attuativi. Vengono concessi crediti generosi se si utilizzano pannelli europei, che non sono molti. E poi si può realizzare l’impianto dopo aver fatto l’efficientamento, che dura mesi».

La Lombardia non si caratterizza per impianti grandi: il residenziale (20 kW la taglia tipica) rappresenta il 33% della potenza totale lombarda, sceso al 29% nel primo trimestre 2024 con il venir meno del bonus 110%. Gli impianti tra 20 kW e 1 MW, quelli industriali, sono il 56% della potenza cumulata e il 46% di quella del primo trimestre. Quelli oltre 1 MW, il 10% sulla potenza totale, sono invece saliti al 25% da gennaio a marzo arrivando a 77 MW. «Nonostante il grande potenziale delle campagne di Mantova, Lodi, Cremona, Pavia, in Lombardia la situazione non è idilliaca per la realizzazione di grandi impianti, che sarebbero preziosi per garantire un incremento maggiore di potenza installata e per dare la possibilità ai lombardi l’anno prossimo di pagare energia a un prezzo più basso, visto che non si pagherà più il Pun (prezzo unico nazionale, ndr) ma un prezzo zonale che si origina da offerta e domanda di una specifica area», spiega il presidente di Italia Solare: «C’è una diffidenza malriposta verso gli impianti fotovoltaici sui terreni agricoli, che occuperebbero in minima parte. Inoltre la delibera regionale del 26/02/2024 n. XII/1949 ha posto molti vincoli al fotovoltaico, vietando in sintesi quello a terra a favore dell’agrivoltaico, che costa di più. Il rischio è cercare terreni industriali e aree bonificate. Va benissimo, ma le superfici non sono sufficienti, e le complessità e i costi maggiori. Il fotovoltaico ha raggiunto un prezzo competitivo, sfruttiamolo. Senza bisogno di contributi pubblici».

Rocco Viscontini tocca anche il capitolo accumuli, necessari per bilanciare la produzione intermittente delle rinnovabili: «Di 3,4 GW di potenza di sistemi di accumulo al 31 dicembre 2023, il 94% è associato a impianti solari. Il boom del residenziale con il superbonus ha portato a una crescita importante: 601 MW sono in Lombardia, il 19% del totale nazionale. La stessa quota si conta sul totale della capacità italiana di 6,38 GWh e sui 519mila impinati, di cui 97mila in Lombardia, che si conferma la prima regione in Italia anche in questo. La sfida, anche qui, è riuscire a costruire impianti di taglia maggiore: con i bassi prezzi delle batterie, cominciamo a vedere progetti importanti».

Fotovoltaico, come usarlo al meglio d’inverno? I 12 consigli dell’Enea
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Testo da: www.corriere.it – Economia

Fotovoltaico: come sfruttarlo nei mesi invernali

Quanto produce un impianto fotovoltaico d’inverno? E cosa si può fare per il meglio dal proprio impianto anche nei mesi con meno ore di sole? Per rispondere a queste domande Enea ha stilato 12 consigli per usare al meglio questo tipo di impianti. «In inverno è necessario ripensare il proprio modo di consumare energia. In estate paradossalmente è meno importante ‘saper usare’ l’impianto, visto che produce per tante ore al giorno e senza, in generale, le problematiche legate a condizioni meteorologiche avverse», sottolinea Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio Enea di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano. «Se limitiamo l’uso di un impianto fotovoltaico domestico al solo periodo estivo, i tempi di ritorno dell’investimento si allungano. Se invece l’impianto viene ben gestito anche in inverno, è possibile rientrare dalla spesa in circa 6 anni», aggiunge. Sono ormai oltre un milione gli impianti fotovoltaici domestici, l’82,5% dei circa 1,23 milioni totali in funzione in Italia nel 2022. Vediamo cosa deve sapere chi ne ha uno in casa o sta valutando di installarlo.

Far progettare l’impianto

Il primo consiglio Enea riguarda il progetto dell’impianto. «Per ogni edificio è fondamentale progettare l’impianto fotovoltaico adatto: determinare i componenti e la potenza necessaria in funzione dei carichi e delle esigenze degli utenti, consente di ridurre sovradimensionamenti e di contenere i costi di investimento e manutenzione», spiega l’agenzia.

Massimalizzare l’orientamento

Altra cosa importante per ottimizzare le prestazioni dei pannelli fotovoltaici è scegliere orientamento e inclinazione che massimizzino la produzione: l’esposizione ideale è verso Sud, la producibilità diminuisce di circa il 3% se l’orientamento è di 45° Sud-Est o Sud-Ovest e diminuisce fino al 25% per angoli maggiori.

Evitare le ombre

Altra cosa che bisogna fare è evitare le ombre. «Le ombre proiettate sui moduli fotovoltaici dagli edifici e dagli alberi riducono l’area irraggiata, modificano il comportamento delle celle e diminuiscono di conseguenza la produzione», spiega l’Enea. Per evitare che i pannelli si facciano ombra tra loro è necessario mantenere una distanza minima di circa 5 metri tra ogni fila.

Installare un sistema di accumulo adeguato

Per non disperdere l’energia prodotta in eccesso dai pannelli, l’Enea consiglia di installare una batteria di accumulo, cosa che consente anche di sfasare temporalmente produzione e consumo di energia elettrica. «Considera batterie correttamente proporzionate ai pannelli, in funzione della capacità di accumulo e della potenza di picco che l’accumulo è in grado di erogare», si legge nei 12 consigli dell’Enea.

Abbinare il fotovoltaico a una pompa di calore

Per sfruttare al meglio la produzione dei pannelli fotovoltaici l’Enea consiglia di installare una pompa di calore. «L’abbinamento al fotovoltaico consente di contenere i consumi, i costi energetici e di sfruttare al meglio la produzione fotovoltaica anche in estate. Sostituire la vecchia caldaia a gas con pompa di calore e fotovoltaico abbatte le emissioni locali di CO2 in ambiente del 100%», spiega l’agenzia.

Posizionare inverter e ottimizzatori

Per evitare sprechi di energia l’inverter andrebbe posizionato il più vicino possibile ai pannelli fotovoltaici. Enea consiglia anche di far installare degli ottimizzatori che garantiscono il monitoraggio costante della produzione e «permettono all’impianto di raggiungere il punto di massima potenza per ciascun modulo, mantenendo la massima efficienza di produzione».

Cambiare abitudini di consumo

Altra cosa importante è sincronizzare produzione e consumo di energia elettrica, anche se si ha un impianto di accumulo. In genere il maggior consumo di energia si ha in fascia F3, durante le prime ore del mattino e la sera, quando l’energia costa meno. «Con il fotovoltaico è importante cambiare queste abitudini – sottolinea l’Enea – Consuma di più quando l’impianto produce, ovvero nelle ore centrali della giornata. Mediamente infatti, se alle 14:45 l’accumulo è al 100%, alle 09:05 la percentuale di carica è il 4%».

Utilizzare la domotica

Sfruttare le ore della giornata con la massima produzione non è facile se si è tutta la giornata fuori per lavoro. Una soluzione a questo problema arriva dalle tecnologie in grado di avviare automaticamente gli elettrodomestici e gli impianti in pompa di calore. Per questo Enea consiglia a coloro che hanno un impianto fotovoltaico di valutare soluzioni di domotica se non le hanno già installate.

Monitorare i consumi

Per evitare gli sprechi è necessario comprendere quanta energia si sta consumando. «Attraverso gli Smart Meter installati sul contatore e collegati al proprio smartphone è possibile monitorare in tempo reale i consumi», ricorda l’Enea.

Fare la manutenzione

La manutenzione è importante anche per i piccoli impianti, ricorda l’Enea. Il consiglio è di fare la manutenzione ordinaria e la pulizia almeno una volta l’anno. «La mancata pulizia dei moduli può ridurre fino al 10% l’efficienza del fotovoltaico», spiega l’agenzia.

Puntare sulle comunità energetiche

Una soluzione per ridurre i costi energetici e ricevere anche dei vantaggi economici, può essere associarsi a una comunità energetica rinnovabile. «Costituire o associarsi ad una CER è una scelta sostenibile che permette di ricevere vantaggi economici per 20 anni, tra cui l’incentivo di 110 euro per ogni MWh di energia condivisa», sottolinea l’Enea. 

Considerare il Plug&Play

«Se nell’edificio non è possibile installare un impianto fotovoltaico e se hai un balcone esposto a Sud, Sud Est o Sud Ovest, puoi eventualmente considerare le soluzioni Plug&Play», conclude l’Enea. I kit da balcone consentono di risparmiare circa il 20% dei consumi da bolletta e fino a 2 pannelli non sono richieste pratiche o permessi per l’installazione.

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Attenzione alle chiamate truffa!

Caro Cliente, 

abbiamo ricevuto segnalazioni da parte di clienti che hanno ricevuto chiamate “sospette” da parte di call center che proponevano un cambio di gestore con esposizione di dati sensibili degli stessi clienti.

Siamo a invitarti a prendere visione del video al presente link: LINK VIDEO

Vi invitiamo a diffidare di queste chiamate e vi facciamo presente che ARERA (autorità di controllo) sta già occupandosi di monitorare questa attività fraudolenta.

Lo Staff di Be One Spa

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E-distribuzione: triplicati gli allacci di impianti rinnovabili alla rete nazionale
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immagini e testo da: www.larepubblica.it – I Focus di Affari e Finanza

Nei primi sette mesi del 2023, le attivazioni sono state oltre 220mila, per un totale di 2,6 GW di potenza installata. Sempre più famiglie e imprese scelgono di dotare case e fabbricati di pannelli solari e altre tecnologie rinnovabili

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In Italia cresce sensibilmente il numero di impianti rinnovabili connessi alla rete di distribuzione nazionale: da gennaio a luglio 2023 E-Distribuzione ha più che triplicato gli allacci rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando addirittura la quota complessiva di connessioni abilitate nel 2022 e accelerando così il percorso verso l’indipendenza energetica e la sostenibilità ambientale del Paese. In 7 mesi le attivazioni di impianti sono state infatti oltre 220mila, per un totale di 2,6 GW di potenza installata. Un trend che si conferma in forte crescita, come registrato già lo scorso anno quando E-Distribuzione aveva superato i 203mila allacci di impianti rinnovabili, a loro volta triplicati rispetto al 2021.

A confronto dello stesso periodo del 2022 sono anche aumentate del 150% le richieste di allaccio alla rete da parte dei titolari di impianti di piccola taglia: un dato che evidenzia come sempre più famiglie e imprese scelgano di dotare le proprie case e i propri fabbricati di pannelli solari e altre tecnologie rinnovabili che permettono di conseguire importanti benefici economici e ambientali. E-Distribuzione è al centro di questa transizione, grazie al suo costante lavoro finalizzato a collegare un numero sempre maggiore di impianti green alla rete elettrica nazionale. La società aiuta i cittadini a giocare un ruolo attivo per abbracciare un modello di approvvigionamento energetico più sostenibile, dando loro la possibilità di consumare o immettere in rete l’energia autoprodotta e di ottenere, in questo modo, risparmi in bolletta e sensibili riduzioni delle emissioni di CO2.

Con l’aumento esponenziale delle domande di allaccio è cresciuto anche l’impegno della società a migliorare l’efficienza dei propri servizi in linea con le esigenze della clientela: in soli sette mesi sono state, infatti, gestite oltre 1,5 milioni di pratiche, nonché digitalizzate e semplificate le procedure di attivazione degli impianti allo scopo di soddisfare le richieste degli utenti e anticipare in molti casi i tempi di allaccio previsti dalla normativa vigente.

Il lavoro di E-Distribuzione rientra nel più ampio percorso avviato dall’azienda volto a favorire il raggiungimento dei target nazionali ed europei di diversificazione delle fonti energetiche.

Approvato decreto contro caro bollette.
Misure per famiglie e imprese. Stanziate risorse per la sanità
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immagini e testo da: www.mef.gov.it

Roma, 28 marzo 2023 – Nella riunione del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, è stato approvato il decreto con misure a sostegno di famiglie e imprese contro il caro bollette e interventi in favore del settore sanitario per un ammontare complessivo di risorse stanziate nel provvedimento pari a 4,9 miliardi di euro.

 Le misure a sostegno di famiglie e imprese contro caro energia sono state ridisegnate su base trimestrale tenendo conto sia dell’andamento dei prezzi dell’energia, sia dell’obiettivo di favorire il risparmio energetico.

Iva al 5% per il gas
Per il gas è confermata nel prossimo trimestre (1 aprile – 30 giugno 2023) la riduzione dell’Iva al 5% e l’azzeramento degli oneri di sistema. Prorogata anche l’aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano. In considerazione della riduzione dei prezzi del gas naturale all’ingrosso il contributo introdotto a favore dei consumatori fino a 5.000 metri cubi è confermato solo per il mese di aprile e sarà in misura ridotta (pari al 35% del valore applicato nel trimestre precedente).

Bonus sociale
A sostegno delle famiglie è stato prorogato fino al 30 giugno il bonus sociale, lo sconto sulle bollette di luce e gas per le famiglie con Isee fino a 15mila euro.
Dal 1 aprile e fino al 31 dicembre 2023 la soglia Isee per l’accesso al bonus sociale da parte delle famiglie numerose (con almeno 4 figli) passa da 20 a 30 mila euro.

Contributo per spese riscaldamento
La novità introdotta con il decreto riguarda il nuovo incentivo al risparmio energetico per tutti i cittadini, senza limiti di reddito, che a partire dal prossimo 1 ottobre al 31 dicembre 2023 avranno un contributo a compensazione delle spese di riscaldamento, i cui criteri per l’assegnazione verranno definiti con decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Inoltre, l’Arera determinerà le modalità applicative e la misura del contributo che verrà erogato, in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche.

Credito d’imposta per le imprese
Contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, per il II trimestre 2023.
Le imprese potranno invece continuare a beneficiare fino al 30 giugno dei crediti d’imposta al 20% e al 10% se nel primo trimestre del 2023 hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019.

Agevolazione per imprese agricole
Per l’anno di imposta 2022 agli imprenditori agricoli che producono e cedono energia fotovoltaica è garantita, per la componente riconducibile all’energia ceduta, un regime di tassazione più favorevole basato sul minor valore tra il prezzo medio di cessione dell’energia elettrica, determinato dall’ARERA e il valore di 120 euro/MWh.

Salute
Nel decreto il governo è inoltre intervenuto in materia di salute, stanziando circa 1 miliardo di euro in favore di Regioni e Province autonome per limitare l’impatto del payback dei dispositivi medici sulle aziende del settore.

Fisco
In materia fiscale, riguardo alle scadenze introdotte con la legge di bilancio sono stati ricalendarizzati dal 31 marzo al 31 ottobre 2023 i termini di pagamento della prima rata per regolarizzare le violazioni di natura formale commesse fino al 31 ottobre 2022. Prorogati rispettivamente al 30 settembre 2023, al 31 ottobre 2023 e al 30 novembre 2023 i termini per il pagamento della prima, della seconda e della terza rata per il ravvedimento speciale sulle dichiarazioni validamente presentate per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e precedenti.
Previste cause speciali di non punibilità di alcuni reati tributari (omesso versamento di ritenute dovute o certificate per importo superiore a 150.000 euro per annualità, omesso versamento di IVA di importo superiore a 250.000 euro per annualità, indebita compensazione di crediti non spettanti superiore a 50.000 euro), in particolare quando le relative violazioni sono correttamente definite e le somme dovute sono versate integralmente dal contribuente secondo le modalità previste.

Bolletta, dal frigo al forno fino alla lavastoviglie: cosa consuma di più? Ecco la classifica
Il frigo ad esempio ci costa 1 euro e 20 centesimi al giorno, ma non è l’elettrodomestico che consuma di più. Ecco la classifica dei più cari

Quanto spendiamo ogni volta che accendiamo il phon o la lavatrice? È una domanda sempre più comune tra gli italiani alle prese con il caro-energia che preannuncia conti salati. Arera (l’autorità per l’energia) ha già annunciato rincari del 59% sulle bollette, dopo che il terzo trimestre 2022 il prezzo unico nazionale dell’elettricità (Pun) è raddoppiato rispetto al secondo trimestre.

Altroconsumo, tenendo conto del costo dell’elettricità a 0,66 centesimi a kWh ha calcolato che per accendere gli elettrodomestici di uso comune una famiglia in media spende tra i 7 e gli 8 euro al giorno.

Inoltre, un utilizzo scorretto di tutti gli elettrodomestici può portare a una spesa che arriva a 230 euro. Ecco la lista completa del consumo per ogni singolo elettrodomestico.

Quanto costa il frigo e il router wi-fi?

Frigo: 1,20 euro al giorno
Router Wi Fi: 39 centesimi al giorno
Tv, decoder e smart speaker: 66 centesimi al giorno

Elettrodomestici, la classifica dei consumi  

Lavasciuga con programma asciugatura: 3,37 euro
Condizionatore per 4 ore: 1,98 euro
Forno (un’ora a 180 gradi): 1,44 euro
Boiler elettrico (10 minuti di doccia): 1,32 euro
Stufetta per il bagno: 66 centesimi
Lavastoviglie: 66 centesimi
Piano a induzione (un’ora): 50 centesimi.
Ferro da stiro da 2000 Watt: 50 centesimi l’ora
Ferro da stiro da 2400-2600 Watt: 0,65 centesimi l’ora.
Asciugacapelli (15 minuti): 24 centesimi

 

Fonte: Il Messaggero.it > LINK ARTICOLO 

Be One: l’energia oltre l’energia

Be One offre ai propri clienti anche la possibilità di installare utilities come colonnine per la ricarica elettrica: soluzioni chiavi in ​​mano per chi sceglie la mobilità elettrica nel lavoro o nella vita di tutti i giorni.

Be One ha soluzioni sia per le aziende, sia per i privati, sia per i condomini o le Pubbliche Amministrazioni.

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Colonnina ricarica elettrica Be One S.p.A.

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VADEMECUM

DEL RISPARMIO ENERGETICO

Bollette luce e gas,
ecco il vademecum dell’Enea per risparmiare
L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie,
l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea)
ha stilato un vademecum per risparmiare
sulle bollette luce e gas.

SCOPRI DI PIÙ >>

 

Consumi, oltre 1.850 euro all’anno per energia, gas e carburanti

TGcom 24

Un’indagine di Confcommercio rivela che il caro-energia e l’inflazione rischia di penalizzare pesantemente le spese libere, deteriorando il clima di fiducia delle famiglie. Arrancano abbigliamento e automotive.

Su un totale consumi all’anno di oltre 19mila euro pro capite, per le spese obbligate se ne vanno 8.154 euro (+152 euro rispetto al 2021).
La quota principale è rappresentata dalla voce abitazione (4.713 euro)
ma il contributo maggiore all’incremento viene da energia, gas e carburanti (il settore complessivamente raggiunge quota 1.854 euro) che, nella media del 2022, incide sul totale consumi per il 9,7%, valore mai registrato prima. Lo rende noto l’Ufficio Studi di Confcommercio.

Energia più cara, meno spese “libere” – Questi forti rincari sul fronte energia avranno l’effetto di comprimere la spesa su molte aree “voluttuarie”, con il rischio di deteriorare il clima di fiducia attuale e in prospettiva.

Arrancano automotive e abbigliamento – Il desiderio di tornare alla normalità, spiegano a Confcommercio, sta sostenendo, in questa prima parte dell’anno, i consumi delle famiglie con alcuni comparti in forte recupero, come il turismo e l’area della convivialità e del tempo libero, ma ci sono settori che ancora stentano, come l’automotive e l’abbigliamento.

Inflazione e caro-energia incidono sui consumi –  Un quadro che rischia un forte rallentamento, soprattutto dopo l’estate, a causa dell’impatto sul potere di acquisto delle famiglie dell’inflazione (stimata intorno al 7% nel 2022), degli aumenti dell’energia e delle spese obbligate. Queste ultime infatti raggiungono nel 2022 la quota record del 42,9% sul totale dei consumi, il valore più alto di sempre, con un incremento dell’incidenza di 6,3 punti dal 1995 a oggi.

L’aggiornamento al 2022 della scomposizione dei consumi delle famiglie tra spese obbligate e spese commercializzabili, pur continuando a essere influenzato da quanto accaduto dalla primavera del 2020, risente in misura significativa della ripresa dell’inflazione che colpisce in modo profondamente eterogeneo le varie categorie di spesa.

Spese obbligate al 43% del totale – Le spese obbligate ovviamente, attraverso la dimensione dei prezzi dell’energia, sono le più colpite. Raggiungono quasi il 43% sul totale dei consumi, affitti inclusi. Rispetto a una quota strutturale del 39-40%, lo scarto attualmente registrato è abnorme. Questa differenza può essere attribuita per la metà, circa 1,5 punti percentuali, a elettricità, luce e gas la cui incidenza è salita al 9,7%.

Link Articolo TGcom 24

Be One e Treedom: parliamo di ambiente

Be One aderisce al progetto Treedom piantando alberi in diverse aree del mondo. L’intento di Be One è quello di bilanciare i propri consumi e quelli dei suoi clienti piantando alberi riuscendo a ridurre l’impatto del CO2 nel nostro mondo.

>> CLICCA PER LA FORESTA BE ONE

treedom e be oneTreedom è il primo sito che permette di piantare alberi a distanza e seguire online la storia del progetto che contribuiranno a realizzare.

Dalla sua fondazione, avvenuta nel 2010 a Firenze, sono stati piantati più di 1.000.000 di alberi in Africa, America Latina, Asia e Italia. Tutti gli alberi vengono piantati direttamente da contadini locali e contribuiscono a produrre benefici ambientali, sociali ed economici. Grazie a tale business model, Treedom fa parte dal 2014 delle Certified B Corporations, il network di imprese che si contraddistinguono per elevate performance ambientali e sociali.

 

Be One main sponsor Bizzarri Golf Cup 2022

Ogni grande risultato nasce dalla giusta energia.
Le sfide ti aiutano a capire chi sei. Ore, giorni, mesi di allenamento per prepararsi alla sfida.
Take up the challenge ? Be One Main Sponsor Bizzarri Golf Cup 10/11/12 Giugno 2022

 

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Be One e il progetto Magic Mountains

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La Community di Be One ha partecipato al progetto Magic Mountains, un progetto no-profit per la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale dei Monti Sibillini.

Be One è sponsor del progetto perché pensiamo che stimolare il contatto con la natura sia il primo passo importante per azioni significative di salvaguardia del Pianeta.

Crediamo che favorire esperienze di valorizzazione del patrimonio naturale sia un canale privilegiato per sensibilizzare i nostri clienti all’uso di energia sostenibile, l’unica strada per pensare al futuro del nostro Pianeta da protagonisti.

Rinnovabili, fotovoltaico record
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Energia. Con 4,3 GW di potenza installata, è la regione italiana con maggiore capacità. Nel primo trimestre 2024 numeri in crescita del 60%: sale anche la quota degli impianti oltre 1 MW, dal 10 al 25%

Testo da: www.ilsole24ore.com – di Sara Deganello

Primato nel fotovoltaico per la Lombardia. Numeri di Terna alla mano (aggiornati al 30 marzo 2024), la regione vanta una potenza installata pari a 4,3 GW, derivati da 279.288 impianti fotovoltaici, su un totale di 32 GW cumulati a livello nazionale. Superati i 3,4 GW della Puglia, i 3,3 GW del Veneto e i 3,1 GW dell’Emilia-Romagna. Contando anche 5,7 GW di potenza installata di idroelettrico sui 21,7 nazionali e 0,8 GW di geotermico e bioenergie sui 4,9 nazionali, la somma totale di capacità installata in Lombardia di produzione da fonti rinnovabili – che comprende anche 0,06 MW di eolico da 6 impianti – tocca i 10,8 GW. La Puglia, al secondo posto della classifica, è a 6,4 GW.

«È una regione forte in tanti settori, ha molte aziende, ha 10 milioni di abitanti: il fotovoltaico è sempre stato un ambito in cui i numeri hanno seguito le statistiche di industria e popolazione», commenta Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare, associazione di imprese della filiera. «Sul totale cumulato connesso, la Lombardia copre il 13,6% della potenza nazionale e il 16,5% dal punto di vista del numero di impianti». Sono quote che migliorano se si vanno a guardare le ultime installazioni, in un contesto di solare in crescita rispetto agli stessi mesi del 2022, come racconta Rocco Viscontini: «Nel primo trimestre 2024 la Lombardia ha realizzato 304 MW su un totale nazionale di 1,7 GW: si tratta del 18% di potenza. Lo scorso anno, nei primi tre mesi, si era arrivati a 190 MW: il salto è del 60%. La media di potenza di un impianto è di 20 kW: ci sono gli impianti residenziali ma anche quelli industriali sono forti, come prevedibile vista la forza industriale della regione. Si sono installati 3,3 MW di media per 165 impianti collegati al giorno nel primo trimestre. Numeri buoni in un periodo tipicamente di bassa attività, sarà interessante capire cosa succederà tra aprile e giugno: credo saranno numeri più bassi perché sicuramente la pioggia di queste settimane ha avuto un impatto sulle installazioni. Mi aspetto poi un rallentamento più vistoso verso la fine dell’anno. Temiamo l’impatto del piano Transizione 5.0 che sta bloccando i lavori. Si stanno aspettando i decreti attuativi. Vengono concessi crediti generosi se si utilizzano pannelli europei, che non sono molti. E poi si può realizzare l’impianto dopo aver fatto l’efficientamento, che dura mesi».

La Lombardia non si caratterizza per impianti grandi: il residenziale (20 kW la taglia tipica) rappresenta il 33% della potenza totale lombarda, sceso al 29% nel primo trimestre 2024 con il venir meno del bonus 110%. Gli impianti tra 20 kW e 1 MW, quelli industriali, sono il 56% della potenza cumulata e il 46% di quella del primo trimestre. Quelli oltre 1 MW, il 10% sulla potenza totale, sono invece saliti al 25% da gennaio a marzo arrivando a 77 MW. «Nonostante il grande potenziale delle campagne di Mantova, Lodi, Cremona, Pavia, in Lombardia la situazione non è idilliaca per la realizzazione di grandi impianti, che sarebbero preziosi per garantire un incremento maggiore di potenza installata e per dare la possibilità ai lombardi l’anno prossimo di pagare energia a un prezzo più basso, visto che non si pagherà più il Pun (prezzo unico nazionale, ndr) ma un prezzo zonale che si origina da offerta e domanda di una specifica area», spiega il presidente di Italia Solare: «C’è una diffidenza malriposta verso gli impianti fotovoltaici sui terreni agricoli, che occuperebbero in minima parte. Inoltre la delibera regionale del 26/02/2024 n. XII/1949 ha posto molti vincoli al fotovoltaico, vietando in sintesi quello a terra a favore dell’agrivoltaico, che costa di più. Il rischio è cercare terreni industriali e aree bonificate. Va benissimo, ma le superfici non sono sufficienti, e le complessità e i costi maggiori. Il fotovoltaico ha raggiunto un prezzo competitivo, sfruttiamolo. Senza bisogno di contributi pubblici».

Rocco Viscontini tocca anche il capitolo accumuli, necessari per bilanciare la produzione intermittente delle rinnovabili: «Di 3,4 GW di potenza di sistemi di accumulo al 31 dicembre 2023, il 94% è associato a impianti solari. Il boom del residenziale con il superbonus ha portato a una crescita importante: 601 MW sono in Lombardia, il 19% del totale nazionale. La stessa quota si conta sul totale della capacità italiana di 6,38 GWh e sui 519mila impinati, di cui 97mila in Lombardia, che si conferma la prima regione in Italia anche in questo. La sfida, anche qui, è riuscire a costruire impianti di taglia maggiore: con i bassi prezzi delle batterie, cominciamo a vedere progetti importanti».

Fotovoltaico, come usarlo al meglio d’inverno? I 12 consigli dell’Enea
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Testo da: www.corriere.it – Economia

Fotovoltaico: come sfruttarlo nei mesi invernali

Quanto produce un impianto fotovoltaico d’inverno? E cosa si può fare per il meglio dal proprio impianto anche nei mesi con meno ore di sole? Per rispondere a queste domande Enea ha stilato 12 consigli per usare al meglio questo tipo di impianti. «In inverno è necessario ripensare il proprio modo di consumare energia. In estate paradossalmente è meno importante ‘saper usare’ l’impianto, visto che produce per tante ore al giorno e senza, in generale, le problematiche legate a condizioni meteorologiche avverse», sottolinea Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio Enea di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano. «Se limitiamo l’uso di un impianto fotovoltaico domestico al solo periodo estivo, i tempi di ritorno dell’investimento si allungano. Se invece l’impianto viene ben gestito anche in inverno, è possibile rientrare dalla spesa in circa 6 anni», aggiunge. Sono ormai oltre un milione gli impianti fotovoltaici domestici, l’82,5% dei circa 1,23 milioni totali in funzione in Italia nel 2022. Vediamo cosa deve sapere chi ne ha uno in casa o sta valutando di installarlo.

Far progettare l’impianto

Il primo consiglio Enea riguarda il progetto dell’impianto. «Per ogni edificio è fondamentale progettare l’impianto fotovoltaico adatto: determinare i componenti e la potenza necessaria in funzione dei carichi e delle esigenze degli utenti, consente di ridurre sovradimensionamenti e di contenere i costi di investimento e manutenzione», spiega l’agenzia.

Massimalizzare l’orientamento

Altra cosa importante per ottimizzare le prestazioni dei pannelli fotovoltaici è scegliere orientamento e inclinazione che massimizzino la produzione: l’esposizione ideale è verso Sud, la producibilità diminuisce di circa il 3% se l’orientamento è di 45° Sud-Est o Sud-Ovest e diminuisce fino al 25% per angoli maggiori.

Evitare le ombre

Altra cosa che bisogna fare è evitare le ombre. «Le ombre proiettate sui moduli fotovoltaici dagli edifici e dagli alberi riducono l’area irraggiata, modificano il comportamento delle celle e diminuiscono di conseguenza la produzione», spiega l’Enea. Per evitare che i pannelli si facciano ombra tra loro è necessario mantenere una distanza minima di circa 5 metri tra ogni fila.

Installare un sistema di accumulo adeguato

Per non disperdere l’energia prodotta in eccesso dai pannelli, l’Enea consiglia di installare una batteria di accumulo, cosa che consente anche di sfasare temporalmente produzione e consumo di energia elettrica. «Considera batterie correttamente proporzionate ai pannelli, in funzione della capacità di accumulo e della potenza di picco che l’accumulo è in grado di erogare», si legge nei 12 consigli dell’Enea.

Abbinare il fotovoltaico a una pompa di calore

Per sfruttare al meglio la produzione dei pannelli fotovoltaici l’Enea consiglia di installare una pompa di calore. «L’abbinamento al fotovoltaico consente di contenere i consumi, i costi energetici e di sfruttare al meglio la produzione fotovoltaica anche in estate. Sostituire la vecchia caldaia a gas con pompa di calore e fotovoltaico abbatte le emissioni locali di CO2 in ambiente del 100%», spiega l’agenzia.

Posizionare inverter e ottimizzatori

Per evitare sprechi di energia l’inverter andrebbe posizionato il più vicino possibile ai pannelli fotovoltaici. Enea consiglia anche di far installare degli ottimizzatori che garantiscono il monitoraggio costante della produzione e «permettono all’impianto di raggiungere il punto di massima potenza per ciascun modulo, mantenendo la massima efficienza di produzione».

Cambiare abitudini di consumo

Altra cosa importante è sincronizzare produzione e consumo di energia elettrica, anche se si ha un impianto di accumulo. In genere il maggior consumo di energia si ha in fascia F3, durante le prime ore del mattino e la sera, quando l’energia costa meno. «Con il fotovoltaico è importante cambiare queste abitudini – sottolinea l’Enea – Consuma di più quando l’impianto produce, ovvero nelle ore centrali della giornata. Mediamente infatti, se alle 14:45 l’accumulo è al 100%, alle 09:05 la percentuale di carica è il 4%».

Utilizzare la domotica

Sfruttare le ore della giornata con la massima produzione non è facile se si è tutta la giornata fuori per lavoro. Una soluzione a questo problema arriva dalle tecnologie in grado di avviare automaticamente gli elettrodomestici e gli impianti in pompa di calore. Per questo Enea consiglia a coloro che hanno un impianto fotovoltaico di valutare soluzioni di domotica se non le hanno già installate.

Monitorare i consumi

Per evitare gli sprechi è necessario comprendere quanta energia si sta consumando. «Attraverso gli Smart Meter installati sul contatore e collegati al proprio smartphone è possibile monitorare in tempo reale i consumi», ricorda l’Enea.

Fare la manutenzione

La manutenzione è importante anche per i piccoli impianti, ricorda l’Enea. Il consiglio è di fare la manutenzione ordinaria e la pulizia almeno una volta l’anno. «La mancata pulizia dei moduli può ridurre fino al 10% l’efficienza del fotovoltaico», spiega l’agenzia.

Puntare sulle comunità energetiche

Una soluzione per ridurre i costi energetici e ricevere anche dei vantaggi economici, può essere associarsi a una comunità energetica rinnovabile. «Costituire o associarsi ad una CER è una scelta sostenibile che permette di ricevere vantaggi economici per 20 anni, tra cui l’incentivo di 110 euro per ogni MWh di energia condivisa», sottolinea l’Enea. 

Considerare il Plug&Play

«Se nell’edificio non è possibile installare un impianto fotovoltaico e se hai un balcone esposto a Sud, Sud Est o Sud Ovest, puoi eventualmente considerare le soluzioni Plug&Play», conclude l’Enea. I kit da balcone consentono di risparmiare circa il 20% dei consumi da bolletta e fino a 2 pannelli non sono richieste pratiche o permessi per l’installazione.

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Attenzione alle chiamate truffa!

Caro Cliente, 

abbiamo ricevuto segnalazioni da parte di clienti che hanno ricevuto chiamate “sospette” da parte di call center che proponevano un cambio di gestore con esposizione di dati sensibili degli stessi clienti.

Siamo a invitarti a prendere visione del video al presente link: LINK VIDEO

Vi invitiamo a diffidare di queste chiamate e vi facciamo presente che ARERA (autorità di controllo) sta già occupandosi di monitorare questa attività fraudolenta.

Lo Staff di Be One Spa

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Approvato decreto contro caro bollette.
Misure per famiglie e imprese. Stanziate risorse per la sanità
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immagini e testo da: www.mef.gov.it

Roma, 28 marzo 2023 – Nella riunione del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, è stato approvato il decreto con misure a sostegno di famiglie e imprese contro il caro bollette e interventi in favore del settore sanitario per un ammontare complessivo di risorse stanziate nel provvedimento pari a 4,9 miliardi di euro.

 Le misure a sostegno di famiglie e imprese contro caro energia sono state ridisegnate su base trimestrale tenendo conto sia dell’andamento dei prezzi dell’energia, sia dell’obiettivo di favorire il risparmio energetico.

Iva al 5% per il gas
Per il gas è confermata nel prossimo trimestre (1 aprile – 30 giugno 2023) la riduzione dell’Iva al 5% e l’azzeramento degli oneri di sistema. Prorogata anche l’aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano. In considerazione della riduzione dei prezzi del gas naturale all’ingrosso il contributo introdotto a favore dei consumatori fino a 5.000 metri cubi è confermato solo per il mese di aprile e sarà in misura ridotta (pari al 35% del valore applicato nel trimestre precedente).

Bonus sociale
A sostegno delle famiglie è stato prorogato fino al 30 giugno il bonus sociale, lo sconto sulle bollette di luce e gas per le famiglie con Isee fino a 15mila euro.
Dal 1 aprile e fino al 31 dicembre 2023 la soglia Isee per l’accesso al bonus sociale da parte delle famiglie numerose (con almeno 4 figli) passa da 20 a 30 mila euro.

Contributo per spese riscaldamento
La novità introdotta con il decreto riguarda il nuovo incentivo al risparmio energetico per tutti i cittadini, senza limiti di reddito, che a partire dal prossimo 1 ottobre al 31 dicembre 2023 avranno un contributo a compensazione delle spese di riscaldamento, i cui criteri per l’assegnazione verranno definiti con decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Inoltre, l’Arera determinerà le modalità applicative e la misura del contributo che verrà erogato, in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche.

Credito d’imposta per le imprese
Contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, per il II trimestre 2023.
Le imprese potranno invece continuare a beneficiare fino al 30 giugno dei crediti d’imposta al 20% e al 10% se nel primo trimestre del 2023 hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019.

Agevolazione per imprese agricole
Per l’anno di imposta 2022 agli imprenditori agricoli che producono e cedono energia fotovoltaica è garantita, per la componente riconducibile all’energia ceduta, un regime di tassazione più favorevole basato sul minor valore tra il prezzo medio di cessione dell’energia elettrica, determinato dall’ARERA e il valore di 120 euro/MWh.

Salute
Nel decreto il governo è inoltre intervenuto in materia di salute, stanziando circa 1 miliardo di euro in favore di Regioni e Province autonome per limitare l’impatto del payback dei dispositivi medici sulle aziende del settore.

Fisco
In materia fiscale, riguardo alle scadenze introdotte con la legge di bilancio sono stati ricalendarizzati dal 31 marzo al 31 ottobre 2023 i termini di pagamento della prima rata per regolarizzare le violazioni di natura formale commesse fino al 31 ottobre 2022. Prorogati rispettivamente al 30 settembre 2023, al 31 ottobre 2023 e al 30 novembre 2023 i termini per il pagamento della prima, della seconda e della terza rata per il ravvedimento speciale sulle dichiarazioni validamente presentate per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e precedenti.
Previste cause speciali di non punibilità di alcuni reati tributari (omesso versamento di ritenute dovute o certificate per importo superiore a 150.000 euro per annualità, omesso versamento di IVA di importo superiore a 250.000 euro per annualità, indebita compensazione di crediti non spettanti superiore a 50.000 euro), in particolare quando le relative violazioni sono correttamente definite e le somme dovute sono versate integralmente dal contribuente secondo le modalità previste.

Bolletta, dal frigo al forno fino alla lavastoviglie: cosa consuma di più? Ecco la classifica
Il frigo ad esempio ci costa 1 euro e 20 centesimi al giorno, ma non è l’elettrodomestico che consuma di più. Ecco la classifica dei più cari

Quanto spendiamo ogni volta che accendiamo il phon o la lavatrice? È una domanda sempre più comune tra gli italiani alle prese con il caro-energia che preannuncia conti salati. Arera (l’autorità per l’energia) ha già annunciato rincari del 59% sulle bollette, dopo che il terzo trimestre 2022 il prezzo unico nazionale dell’elettricità (Pun) è raddoppiato rispetto al secondo trimestre.

Altroconsumo, tenendo conto del costo dell’elettricità a 0,66 centesimi a kWh ha calcolato che per accendere gli elettrodomestici di uso comune una famiglia in media spende tra i 7 e gli 8 euro al giorno.

Inoltre, un utilizzo scorretto di tutti gli elettrodomestici può portare a una spesa che arriva a 230 euro. Ecco la lista completa del consumo per ogni singolo elettrodomestico.

Quanto costa il frigo e il router wi-fi?

Frigo: 1,20 euro al giorno
Router Wi Fi: 39 centesimi al giorno
Tv, decoder e smart speaker: 66 centesimi al giorno

Elettrodomestici, la classifica dei consumi  

Lavasciuga con programma asciugatura: 3,37 euro
Condizionatore per 4 ore: 1,98 euro
Forno (un’ora a 180 gradi): 1,44 euro
Boiler elettrico (10 minuti di doccia): 1,32 euro
Stufetta per il bagno: 66 centesimi
Lavastoviglie: 66 centesimi
Piano a induzione (un’ora): 50 centesimi.
Ferro da stiro da 2000 Watt: 50 centesimi l’ora
Ferro da stiro da 2400-2600 Watt: 0,65 centesimi l’ora.
Asciugacapelli (15 minuti): 24 centesimi

 

Fonte: Il Messaggero.it > LINK ARTICOLO 

VADEMECUM

DEL RISPARMIO ENERGETICO

Bollette luce e gas,
ecco il vademecum dell’Enea per risparmiare
L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie,
l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea)
ha stilato un vademecum per risparmiare
sulle bollette luce e gas.

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Consumi, oltre 1.850 euro all’anno per energia, gas e carburanti

TGcom 24

Un’indagine di Confcommercio rivela che il caro-energia e l’inflazione rischia di penalizzare pesantemente le spese libere, deteriorando il clima di fiducia delle famiglie. Arrancano abbigliamento e automotive.

Su un totale consumi all’anno di oltre 19mila euro pro capite, per le spese obbligate se ne vanno 8.154 euro (+152 euro rispetto al 2021).
La quota principale è rappresentata dalla voce abitazione (4.713 euro)
ma il contributo maggiore all’incremento viene da energia, gas e carburanti
(il settore complessivamente raggiunge quota 1.854 euro) che, nella media del 2022, incide sul totale consumi per il 9,7%, valore mai registrato prima. Lo rende noto l’Ufficio Studi di Confcommercio.

Energia più cara, meno spese “libere” – Questi forti rincari sul fronte energia avranno l’effetto di comprimere la spesa su molte aree “voluttuarie”, con il rischio di deteriorare il clima di fiducia attuale e in prospettiva.

Arrancano automotive e abbigliamento – Il desiderio di tornare alla normalità, spiegano a Confcommercio, sta sostenendo, in questa prima parte dell’anno, i consumi delle famiglie con alcuni comparti in forte recupero, come il turismo e l’area della convivialità e del tempo libero, ma ci sono settori che ancora stentano, come l’automotive e l’abbigliamento.

Inflazione e caro-energia incidono sui consumi –  Un quadro che rischia un forte rallentamento, soprattutto dopo l’estate, a causa dell’impatto sul potere di acquisto delle famiglie dell’inflazione (stimata intorno al 7% nel 2022), degli aumenti dell’energia e delle spese obbligate. Queste ultime infatti raggiungono nel 2022 la quota record del 42,9% sul totale dei consumi, il valore più alto di sempre, con un incremento dell’incidenza di 6,3 punti dal 1995 a oggi.

L’aggiornamento al 2022 della scomposizione dei consumi delle famiglie tra spese obbligate e spese commercializzabili, pur continuando a essere influenzato da quanto accaduto dalla primavera del 2020, risente in misura significativa della ripresa dell’inflazione che colpisce in modo profondamente eterogeneo le varie categorie di spesa.

Spese obbligate al 43% del totale – Le spese obbligate ovviamente, attraverso la dimensione dei prezzi dell’energia, sono le più colpite. Raggiungono quasi il 43% sul totale dei consumi, affitti inclusi. Rispetto a una quota strutturale del 39-40%, lo scarto attualmente registrato è abnorme. Questa differenza può essere attribuita per la metà, circa 1,5 punti percentuali, a elettricità, luce e gas la cui incidenza è salita al 9,7%.

Link Articolo TGcom 24

logo-magic-mountainsBe One e il progetto Magic Mountains

La Community di Be One ha partecipato al progetto Magic Mountains, un progetto no-profit per la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale dei Monti Sibillini.

Be One è sponsor del progetto perché pensiamo che stimolare il contatto con la natura sia il primo passo importante per azioni significative di salvaguardia del Pianeta.

Crediamo che favorire esperienze di valorizzazione del patrimonio naturale sia un canale privilegiato per sensibilizzare i nostri clienti all’uso di energia sostenibile, l’unica strada per pensare al futuro del nostro Pianeta da protagonisti.

 

 

 

Be One main sponsor Bizzarri Golf Cup 2022

Ogni grande risultato nasce dalla giusta energia.
Le sfide ti aiutano a capire chi sei. Ore, giorni, mesi di allenamento per prepararsi alla sfida.
Take up the challenge ? Be One Main Sponsor Bizzarri Golf Cup 10/11/12 Giugno 2022

 

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Be One e Treedom: parliamo di ambiente

Be One aderisce al progetto Treedom piantando alberi in diverse aree del mondo. L’intento di Be One è quello di bilanciare i propri consumi e quelli dei suoi clienti piantando alberi riuscendo a ridurre l’impatto del CO2 nel nostro mondo.

>> CLICCA PER LA FORESTA BE ONE

treedom e be oneTreedom è il primo sito che permette di piantare alberi a distanza e seguire online la storia del progetto che contribuiranno a realizzare.

Dalla sua fondazione, avvenuta nel 2010 a Firenze, sono stati piantati più di 1.000.000 di alberi in Africa, America Latina, Asia e Italia. Tutti gli alberi vengono piantati direttamente da contadini locali e contribuiscono a produrre benefici ambientali, sociali ed economici. Grazie a tale business model, Treedom fa parte dal 2014 delle Certified B Corporations, il network di imprese che si contraddistinguono per elevate performance ambientali e sociali.

 

Prezzo del mese di riferimento

e One informa che per questo mese il prezzo all’ ingrosso di EE e Gas è il seguente:

 

PUN_MEDIO

0,1013 €/kWh

PSV_MEDIO

0,3821 €/Smc

Be One informa che per questo mese il prezzo all’ ingrosso di EE e Gas è il seguente:

 PUN_MEDIO

0,1013 €/kWh

 PSV_MEDIO

0,3821 €/Smc

 

Be One: l’energia oltre l’energia

Be One offre ai propri clienti anche la possibilità di installare utilities come colonnine per la ricarica elettrica: soluzioni chiavi in ​​mano per chi sceglie la mobilità elettrica nel lavoro o nella vita di tutti i giorni.

Be One ha soluzioni sia per le aziende, sia per i privati, sia per i condomini o le Pubbliche Amministrazioni.

colonnine-elettriche-beone

Colonnina ricarica elettrica Be One S.p.A.

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BE ONE SPA

Tel. 0583 1771056
Email info@beonespa.it

SEDE LEGALE
Viale Europa 766/780
55100 Lucca – Italia

SEDE FOLIGNO (PG)
Via Casale Luparini 12/B
c/o Centro Direz. Light

SEDE ROSIGNANO MARITTIMO (LI)
Via Straulino 1
c/o Porto Turistico Cala de’ Medici

P.IVA 02598510465

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